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Immagine del redattorePaolo Salvi

MONISTROL-d'ALLIER (Haute-Loire, 43, Auvergne), Chapelle Notre-Dame-d'Estours

Aggiornamento: 23 apr

La chapelle Notre-Dame-d'Estours vista da oriente dall'alto

STORIA Un documento del 1109 attestava l’esistenza del castello des Tours e della sua cappella. Apparteneva ai signori di Duchans tra il 1259 e il XIV secolo, quindi passò sotto i signori di Peyre, che difesero questo fortilizio a dominare il corso delle Seuge. Benché non resti nulla del castello, si pensa tuttavia che si tratti di una cappella castrale. Era officiata da un cappellano nel XVIII secolo e intorno al 1879 venne ampliata di una campata anteriormente e aggiunte due cappelle laterali in stile gotico. Nel 2001 un restauro portò al rifacimento del tetto.


La facciata col campanile a vela di Notre-Dame-d'Estours

ARCHITETTURA La cappella è costituita da una semplice aula di tre campate, due delle quali romaniche, coperte da volte ogivali su costoloni, che ricadono su semplici pilastri addossati alle pareti laterali, conclusi da semplici abachi. La pietra vulcanica (scorie rosse) e il granito chiaro formano i paramenti murari connotati da questa bicromia disposta in modo non ordinato. Si accede quindi al coro per un arco trionfale doppio e a doppia ghiera (arc-doubleaux). Il primo arco ricade su un semipilastro simile a quelli della navata, mentre il secondo su una semicolonna addossata.             L’abside è semicircolare tanto all'interno quanto all'esterno e il coro è scandito da cinque arcate di cui tre sono aperte da una monofora a pieno centro ed è coperto da volta a semicalotta (“cul-de-four”). Nelle cappelle laterali, gotiche risalenti al XV secolo, sono finestre dallo stesso profilo.   La facciata a capanna è aperta da un portale semplicissimo dal profilo molto acuto, sormontata da un oculo trilobato, entrambi decorati da conci in scorie rosso-brune. Conclude la facciata un campanile a vela, piramidale, sempre in pietra vulcanica su due registri: in quello inferiore due arcate contengono due campane, mentre superiormente vi è una sola arcata che contiene una campana più piccola.    Alla navata sono state aggiunte nel XIX secolo due cappelle laterali.        Sullo sperone roccioso difronte al santuario nel 1893 venne eretta una statua della Vergine.

Foto e testi: Paolo Salvi (foto dell'interno di Raymond Faure)


BIBLIOGRAFIA:

Régis THOMAS, Martin de FRAMOND, Bertrand GALLAND, ÉGLISES DE HAUTE-LOIRE,     Le-Puy-en-Velay, 2015







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2 Comments


g.giuliani.mobile
Feb 07

Solo tu potevi trovarla. E soprattutto trovarla... aperta :-) Hai veramente battuto a tappeto ogni chilometro dell'Alvernia, e stai documentando il romanico di quella terra pietra per pietra. Dovrebbero concederti l'onore di marcare con il tuo sigillo una delle pietre di ogni chiesa che hai visitato, come facevano gli scalpellini di allora!

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Paolo Salvi
Paolo Salvi
Feb 08
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Malauguratamente non l'ho trovata aperta e le mie foto dell'interno sono rubate da una fessura del portale e non sono francamente pubblicabili anche se rendono l'idea dell'interno. Le foto che ho pubblicato sono di Raymond Faure e del suo bellissimo sito che cataloga puntualmente gli edifici visitati in Alvernia nei quattro dipartimenti (250 circa). Però io sono arrivato a censirne almeno 440-450.

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