STORIA Fondata nel XII secolo, il priorato di Alleyras dipendeva dall’abbazia benedettina di Sainte-Croix di Lavoûte-Chilhac, sotto cui rimase fino 1677, quando passò sotto le dipendenze del seminario di Le-Puy, per rimanervi fino alla Rivoluzione, quando venne venduta nel 1791. La chiesa nel XV secolo subì presumibilmente un crollo delle volte, che vennero ricostruite ogivali su costoloni. Dello stesso periodo sono anche le cappelle laterali e il campanile, al quale nel 1876 venne costruito un alto corpo massiccio di sostegno. Nel 2005 vennero iniziati dei lavori di restauro consistenti nel rifacimento della copertura, delle vetrate, nel consolidamento del campanile, delle campane e della statua di Santa Margherita.
ARCHITETTURA
La chiesa di Saint-Martin è costruita in materiale vulcanico di tonalità rosso-bruna, come frequente nell’Haute-Loire, con pietre di medie dimensioni ben apparecchiate, al livello inferiore, e, superiormente, meno ordinate con spessi giunti di malta in ampie parti, che indicano modifiche o rifacimenti di altre maestranze meno qualificate.
Essendovi addossati altri edifici ad occidente, funge da facciata il fianco sud che è aperto da un portale a tutto sesto privo di architrave e lunetta, a ghiere alternatamente lisce e toriche. Esse poggiano su stipiti conclusi da semplici abachi lineari. Alla destra del portale, segue una cappella laterale gotica e la sacrestia di epoca romanica che si affaccia sulla campata del coro. Tra queste, sull’arco trionfale, si erge il campanile a pettine (clocher-peigne) aperto da quattro fornici che accolgono due campane. Ad esso, successivamente, è stato addossato uno stretto corpo parallelepipedo che accoglie la torre delle scale per accedervi. A oriente è l’abside poligonale a cinque lati in cui si aprono tre ampie monofore a tutto sesto, mentre nei lati intermedi, ciechi, è stato poi addossato un possente contrafforte. Nessuna decorazione è presente sul paramento e anche le mensole di gronda sono semplici e ripetitive, tanto da far pensare ad un rifacimento.
La planimetria dell’edificio è a una navata di due campate voltate a crociera su costoloni, seguita da una breve campata rettilinea del coro coperta da volta a botte archiacuta e dall’abside poligonale, anche internamente, coperta da semicalotta a spicchi. L’emiciclo è ritmato da cinque arcate cieche poggianti su esili semicolonne con capitelli scolpiti a bassorilievo nella pietra lavica, dal disegno poco riconoscibile, prevalentemente fitomorfo. Sulla seconda campata si aprono due cappelle quadrangolari di epoca gotica, sempre coperta a crociera costolonata, alle quali segue a sud la sacrestia romanica e a nord un locale aggiunto nel XIX secolo.
Foto e testi: Paolo Salvi
BIBLIOGRAFIA:
Régis THOMAS, Martin de FRAMOND, Bertrand GALLAND, ÉGLISES DE HAUTE-LOIRE, Le-Puy-en-Velay, 2015
Mamma mia che carattere che ha questa piccola Saint-Martin! Bella fuori - l'abside poligonale un po' mi allontana - ma bellissima dentro. Forse anche per merito delle tue foto... ma è proprio suggestiva, fuori dal tempo... quasi un interno da film fantasy, con quel coro in cui tutto, anche se di epoca diversa, concorre a creare un clima molto pittoresco e intenso.